Come togliere il pannolino: i suggerimenti del metodo Montessori

2023-03-16 16:53:17 By : Mr. YUN ZHANG

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Come togliere il pannolino? Il metodo Montessori ci aiuta a farlo! Ecco una piccola guida per capire quando il bambino è pronto allo spannolinamento e dei piccoli accorgimenti per raggiungere al meglio l’obiettivo nel modo più semplice e naturale possibile. Leggi l'articolo e scopri come togliere il pannolino al tuo bimbo!

Mettere al mondo un bambino vuol dire vivere ogni giorno qualche prima volta speciale. Arriva il giorno ad esempio in cui ti chiedi come togliere il pannolino e scopri che esiste un metodo apposito, quello Montessori. Scopri in cosa consiste leggendo questo articolo e poi guarda anche questo video per conoscere tutte le fasi della crescita di un bambino, una preziosa guida per tenerti pronta ai suoi piccoli e grandi cambiamenti.

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Togliere il pannolino è un passo importante nella vita di un bambino come camminare o iniziare a parlare. Imparare a usare il bagno, proprio come per queste altre abilità, non è qualcosa che si apprende da un giorno all’altro, richiede tempo, non avere fretta, non fissarsi sugli anni del piccolo e soprattutto non usare ricatti né ricompense. Sembra troppo complicato? Nessuna paura, questo è il posto giusto per fare chiarezza sullo spannolinamento. Ecco una piccola guida su come togliere il pannolino secondo Maria Montessori, che ci ha lasciato importanti strumenti per crescere ed educare i bambini, ma anche ottimi consigli per raggiungere lo spannolinamento senza difficoltà.

Maria Montessori ha proposto un percorso di spannolinamento basato sull’autonomia del piccolo. Spesso noi genitori vogliamo anticipare le tappe. La maggior parte delle teorie su questo argomento stabiliscono che dopo i due anni sia opportuno togliere il pannolino. Anche se il bambino però ha l’età che crediamo più giusta per togliere il pannolino, questo non significa che sia pronto a farlo. Come capire, dunque, se il bambino può essere davvero pronto allo spannolinamento? Il metodo Montessori afferma che il momento ideale è quando il bambino è in grado fisiologicamente di controllare i suoi sfinteri. L’età può avere una relazione con questo tipo di maturità, ma non è sufficiente. Ci sono però alcuni segnali che possono farci capire che è davvero arrivato il momento giusto. Sul piano comportamentale e motorio, per esempio, il bambino non bagna il pannolino con la pipì per lungo tempo, si reca in bagno da solo, si abbassa e si rialza da solo i pantaloni e mostra interesse per storie e racconti aventi per oggetto la pipì e la cacca o direttamente per il bagno e il water. Non solo. È bene notare anche i cambiamenti del piccolo sul piano cognitivo e linguistico. Se il bambino, infatti distingue pipì e cacca, conosce e utilizza correttamente le parole corrispondenti ed è in grado di avvisare l’adulto della necessità di espletare i propri bisogni vuol dire che potrebbe essere davvero arrivato il momento di togliere il pannolino.

Una volta capito che è arrivato il momento giusto per lo spannolinamento del bambino è bene facilitargli il percorso creando un ambiente adatto alle sue esigenze. Maria Montessori spiega che per approfittare della sua autonomia è importante che il bambino non senta di dover dipendere dagli altri per risolvere il suo problema. È bene dunque che il piccolo riesca a trovare tutto ciò di cui ha bisogno a portata di mano. Se ha un vasino, una scaletta per usare il water o un adattore, è importante che per lui sia facile usarli autonomamente quando meglio crede. È bene inoltre che il bambino abbia a disposizione anche quanto necessario per potersi lavare ed asciugare le mani una volta terminato. L’attività lo responsabilizza e lo rende ancor più protagonista dell’intero processo. In bagno dovrebbe esserci un posto in cui il bambino possa intrattenersi mentre vi accompagna, magari imitandovi. Potrete quindi mettere delle salviettine umidificate, un libro per bambini sull’argomento bagno, un bidone della spazzatura dove riporre le salviettine o i pannolini. Per cominciare ad abituarlo all’ambiente è bene ricordarsi di cambiare sempre il pannolino del bambino in bagno e, appena possibile, di cambiarglielo in piedi. Anche farsi accompagnare in bagno è un ottimo sprono per nostro figlio. Il bambino deve capire che tutti andiamo in bagno ed è una cosa normale. Avere uno spazio tutto suo in bagno, pronto e a portata di mano, invoglierà piano piano il bambino a sedersi sul vasino anche se magari non lo userà ancora, ma intanto prenderà confidenza con l’azione e con gli oggetti legati all’andare in bagno. Magari a poco a poco chiederà anche di togliersi il pannolino e sedersi sul vasino, anche se potrebbe non fare pipì, ma va bene, è parte del processo e del gioco. Da non sottovalutare anche l’importanza del vestiario: meglio non usare body o abiti complicati da togliere. Nostro figlio deve poter raggiungere il water o il vasino, spogliarsi e ripulirsi in totale autonomia. Senza fretta e senza pressioni.

Lo spannolinamento secondo il metodo di Maria Montessori mette al centro il bambino e, dunque, i suoi tempi. È bene quindi, invece che chiedergli in continuazione se ha necessità di fare pipì, sostenerlo abituandolo a recarsi in bagno prima e dopo momenti come il riposo o il pasto, prima e dopo essere usciti di casa, prima e dopo il nido. Quando si ha l’impressione che il bambino potrebbe avere la necessità, chiederglielo con gentilezza, senza pressioni o imposizioni, accettando anche un suo rifiuto. Dobbiamo offrirgli la possibilità, anche attraverso errori ed inevitabili incidenti, di imparare a regolare e a soddisfare da sé le proprie necessità, anche fisiologiche. E la routine aiuta molto in questi casi. Fondamentale è poi non usare pannolini da allenamento: è importantissimo che il bambino si senta bagnato e che impari la conseguenza del non trattenere la pipì. Sentendosi bagnato, il bambino già capisce da solo che qualcosa non va. Per questo sono da evitare qualsiasi tipo di commenti negativi in caso il bambino si sporchi o non riesca a trattenere la pipì. In questo percorso deve prevalere la motivazione verso il successo. Cerchiamo di non dare importanza all’evento, insegnandogli senza riprenderlo e senza causare ulteriore agitazione in lui. Va bene sostenerlo e congratularsi con lui, incoraggiandolo, ma non va mai premiato. I premi possono essere evitati, perché questo deve essere semplicemente un nuovo passo nel suo sviluppo. Nel frattempo avrà acquisito una certa maturità, per cui è importante che sia cosciente della normalità del suo presunto successo.

Affrontiamo questo percorso in maniera naturale, senza pressioni né imposizioni. Applichiamo la delicatezza che il bambino merita in ogni sua attività, senza metterci una data di scadenza per raggiungere l’obiettivo. Un obiettivo che alcuni bambini raggiungeranno prima, altri più tardi, e raramente il percorso sarà lineare e privo di regressioni. La verità è che non esiste una formula magica precostituita da applicare rigidamente ad ogni bambino. Sarà lui, attraverso la propria condotta, a mostrarci quello di cui ha bisogno per muovere questo grande ulteriore passo per l’indipendenza. Togliere il pannolino secondo il metodo Montessori è in fondo proprio questo: mettere al centro nostro figlio e aiutarlo a sviluppare la sua autonomia. Il successo è assicurato.