di Nostrofiglio Redazione - 11.01.2022 - Scrivici
Non appena si torna a casa dall'ospedale, una delle prime preoccupazioni di mamme e papà è la pulizia del neonato. Un bebè, infatti, ha bisogno di mille attenzioni, tra cui alcune regole d'igiene per crescere in buona salute. Dal bagnetto al cambio del pannolino, fino all'igiene del cordone ombelicale e della crosta lattea, vediamo insieme tutto ciò che bisogna sapere.
Negli scaffali del supermercato e in farmacia si trovano lunghe file di prodotti dedicati all'igiene del neonato, ma cosa è davvero necessario avere in casa per la pulizia del piccolino? Per prima cosa dovreste sapere che non c'è niente di meglio che usare solo acqua tiepida. La pelle del neonato, infatti, non ha bisogno di prodotti per il bagno, perché sapone e bagnoschiuma la seccherebbero. Oltre all'acqua tiepida si può aggiungere anche un cucchiaino di amido di mais o di amido di riso. Nient'altro visto che il neonato non è sporco.
Se però preferite acquistare un prodotto apposito, allora meglio orientarsi su detergenti oleosi che sono più delicati. No categorico, invece, a prodotti contenenti profumi.
L'acqua per il bagnetto deve essere poco più calda della temperatura corporea, cioè tra i 37 e i 38 gradi(puoi misurarla con l'apposito termometro o immergendo un gomito nell'acqua).
Quando riempite la vaschetta per il bagnetto è sempre meglio versare prima l'acqua fredda e poi quella calda per evitare ustioni accidentali. Quando avrete ottenuto la temperatura giusta, potrete aggiungere il sapone o l'olio bagno e poi immergere il piccolino.
Il corpo del bimbo è in grado di regolare il calore della pelle solo dal secondo anno di vita, quindi è importante che anche la stanza da bagno sia calda quando il bambino viene fatto uscire dall'acqua.
Idealmente la temperatura della stanza dovrebbe essere intorno ai 25°C.
La pelle dei piccoli è molto sensibile, quindi il tempo da dedicare al bagnetto, per bimbi fino ad un anno, non dovrebbe superare i dieci minuti circa.
Sì, perché come dicevamo poco sopra, i piccoli non sono sporchi. Nei primi 2-3 mesi di vita quindi si può anche strofinare dolcemente il bimbo con un asciugamano non insaponato. Al tempo stesso, non c'è alcuna controindicazione a fargli il bagnetto: un momento che, anzi, può diventare un rituale. Se il tuo piccolo ha la pelle secca, dopo averlo lavato puoi idratarlo con un'apposita crema non profumata.
I piccoli non hanno bisogno di shampoo. Facendo il bagnetto i loro capelli fini possono essere lavati assieme a tutto il resto e possono essere curati e puliti con o senza shampoo. Solo quando i capelli del piccolo sono diventati più spessi ha senso usare uno shampoo leggero per bambini. Lo shampoo per bambini è più delicato e rispetta di più la cute della testa del piccolo rispetto a quanto non faccia uno shampoo per adulti.
Molte mamme non sanno che cosa fare con la crosta lattea, cioè quella specie di forfora che si forma sulla testa di molti bimbi. Non c'è motivo di preoccuparsi: la "crosta lattea" è completamente inoffensiva e si forma solo finché le ghiandole sebacee non lavorano in modo giusto. Si può comunque lavare la testa del bimbo con olio per bambini e passare delicatamente un pettine dai denti fitti e con le punte arrotondate, ma senza insistere per eliminarla: andrà via da sola quando sarà il momento.
Al termine del bagnetto l'attaccatura del
La cosa migliore da fare è non arrivare al cosiddetto "eritema da pannolino". Per prevenirlo occorre:
Se la pelle si inumidisce e si formano piccoli noduli con i margini increspati potrebbe trattarsi di un'infezione da funghi: in questo caso dovresti andare assolutamente dal medico.
Spesso i brufoletti che compaiono sulla pelle del piccolo sono causati da un'eccessiva e prolungata sudorazione. Le uniche cose da fare sono:
I piccoli a volte hanno delle unghiette molto appuntite con le quali si procurano da soli graffi dolorosi. Per evitare che il neonato si faccia male, inizialmente si possono limare le sue unghiette con una limetta di cartone, dopodiché si passerà alle forbicine con le punte arrotondate. L'operazione è più semplice di quanto si possa pensare, tuttavia, nel caso il piccolo dovesse agitarsi, la manicure si può rimandare a quando dorme.
Il naso del neonato si può pulire con la soluzione fisiologica: si trovano in commercio apposite pompette che aspirano le mucosità, molto pratiche da utilizzare proprio per il lavaggio del naso. Un procedimento importante, soprattutto se si vive in zone inquinate.
La pulizia delle orecchie del neonato, come sottolinea il Ministero della Salute, "si limita al padiglione esterno e all'accesso del condotto uditivo". Non bisogna quindi per nessun motivo cercare di pulire più in profondità perché la parte interna dell'orecchio, in condizioni normali, si "autopulisce". Ecco perché non è assolutamente indicato l'utilizzo dei cotton fioc, il cui unico uso concesso, come indicato anche nelle confezioni, è quello nelle pieghe del padiglione auricolare esterno. Il consiglio è di pulire le orecchie del neonato quando si fa il bagnetto così da non doverlo "disturbare" in un secondo momento. Ad ogni bagnetto, infatti, un po' di acqua e sapone entra sempre nel condotto uditivo e porta via il cerume in esubero. L'importante è ricordarsi di asciugare bene le orecchie. Ci si può aiutare con l'angolo di un asciugamano oppure con una garzina sterile, basta che non restino residui di sapone e che le orecchie vengano asciugate bene.
Infine, passiamo alla pulizia degli occhietti. Gli occhi del neonato andrebbero puliti quotidianamente utilizzando una garzina sterile usa e getta imbevuta di soluzione fisiologica o di acqua bollita, oppure con una salviettina per uso oculare (si acquistano in farmacia). L'occhietto va pulito delicatamente con un movimento leggero dall'interno verso l'esterno, evitando di sfregare troppo la garzina per non irritare la pelle. Se sono presenti delle crosticine più difficili da rimuovere, è possibile ammorbidirle un po' prima di rimuoverle.
Per la pulizia degli occhi è inoltre importante:
Come prendersi cura della pelle del neonato nel migliore dei modi? Ecco le indicazioni riportate nel magazine digitale "A Scuola di Salute", a cura dell'Ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma.
Revisionato da Francesca De Ruvo - Aggiornato il 08.07.2008
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