Punk, sexy e gotica: dal 1978 a oggi i look di Anna Oxa al Festival

2023-03-16 17:06:24 By : Ms. amy zhang

Nuovo Festival, nuova metamorfosi per Anna Oxa che sale sul palco dell'Ariston con una mise “monacale” al limite del gotico: completo tunica oversize, composto da giacca asimmetrica, lunghissima da un lato e corta dall'altro e gonna drappeggiata, total black, cintura da “saio”, tatuaggi sulla mano sinistra e anfibi platform, capelli schiariti quasi bianchi, spettinati. 

"C'è voglia di stare insieme", ha detto rivolgendosi ad Amadeus prima di intonare il brano Sali e di guadagnarsi la prima ondata di commenti social che la vedono in testa nella “classifica dei meme” prima della furia di Blanco.

Camaleontica, trasgressiva, ma sempre “diva”, Anna Oxa ha indossato sul palco dell’Ariston abiti che hanno anticipato tendenze pur restando specchio dei tempi: dal look alla “David Bowie” degli esordi nel 1978 alla tuta aderente come una seconda pelle del 1985,  must have dell'anno su TikTok e scelta per il Festival sia da Chiara Ferragni nella versione in paillettes che da Elodie che ha optato per un modello trasparente. Dall’abito prendisole ai cargo, anche questi ritornati prepotentemente di moda.

"Ritengo sia importante vivere in costante evoluzione. E se uno cambia dentro, naturalmente il suo aspetto esteriore ne risente”, disse la cantante in un’intervista a Elle del 1985 parlando del suo modo di interpretare la musica anche attraverso la moda. 

E’ quello che ha sempre fatto in ogni edizione del Festival cui ha partecipato, ben quindici con quella di quest’anno. Sedici se si considera anche il Sanremo del 1994 nel ruolo di presentatrice al fianco di Pippo Baudo, per la prima volta anche direttore artistico, e di Cannelle. Nel 2022 è stata invece ospite a Sanremo Giovani. 

Anna Oxa ha sollevato il trofeo da vincitrice per ben due volte: la prima nel 1989 con Ti lascerò, in duetto con Fausto Leali e la seconda nel 1999, da solista, con Senza pietà. Ha sfiorato la vittoria nell’edizione del 1978, a sedici anni appena, con Un'emozione da poco, seconda dietro ai Matia Bazar, ma prima nella categoria "Solisti" davanti a Rino Gaetano con Gianna, e nel 1997 con Storie, dietro ai Jalisse.

Anticipando la tendenza a vestire “gender fluid”, la sedicenne Anna Oxa debutta a Sanremo – con Un'emozione da poco – con un look alla “David Bowie” suggerito da Ivan Cattaneo ed etichettato come punk: capelli tirati indietro con il gel, guanti senza dita, cravatta, gilet.

C'è una ragione che cresce in me E l'incoscienza svanisce E come un viaggio nella notte finisce

Anna Oxa, Un'emozione da poco

Con il viso incorniciato dai capelli biondi con un accenno di cotonatura, il fard e la matita celeste sugli occhi, un abito nero con cinturone e gli stivaletti, Anna Oxa annuncia, sul palco di Sanremo, che siamo in pieni anni ’80. E canta “Io no”, un brano che rompe gli schemi, non solo musicalmente con le sue sonorità synth pop, ma per il testo, un invito a credere in un domani migliore e a opporsi alle convenzioni.

C'è chi parla sempre Senza dire niente Quanto è intelligente Io, io no

Quello del 1984 è un Festival diverso dagli altri, passato alla storia come quello del “playback” imposto dalle case discografiche, anche per far risaltare meglio i suoni anni ‘80. Sul palco salgono i Queen che vogliono cantare dal vivo la loro Radio Ga ga. Non gli viene concesso e Freddie Mercury si esibisce con il microfono lontano dalla bocca. Anna Oxa, capelli biondo Marilyn e abito nero aderente, sfida la scalinata e mette in scena una performance con due ballerini mascherati dalla “lei” degli inizi.

Cuori malleabili, sguardi tiepidi di cortesia  Situazioni facili, la tua strada non è più la mia Non scendo, vacci tu Non scendo, torno su

Quello del 1985 è ancora un Festival senza orchestra. Anna Oxa torna in gara con il brano “A Lei” e si classifica in settima posizione. Più che della bellissima canzone però si parla del look da “aliena” della cantante: capelli corti biondo platino e tutine super aderenti. In particolare, quella rossa con zip frontale, entrata nella storia del Festival

Dietro lei cammini tu Senza lei non vivi più Dillo a lei, a lei che non sa Com'eri prima di incontrare lei

Per presentare a Sanremo una delle sue canzoni più belle Anna Oxa sceglie abiti di Paolo Negrato. Un vestito nero di lycra con oblò sull’ombelico – omaggiato da Noemi nella scorsa edizione del Festival - e il cappuccio che evidenzia l’halo look iconic, un make up etereo rilanciato dai social. E poi un coordinato felpa – che lascia scoperta la pancia, oggi si dice “cropped” – e una gonna: un completo facilmente rintracciabile sulle ultime passerelle di alta moda. 

Di tutti, sono forse questi gli abiti che più caratterizzano le esibizioni della Oxa, sul palco dell’Ariston che non a caso in questa edizione, canta un brano “autobiografico”.

“La mia vita è questa qua e un’altra dentro non ci sta”

Anna Oxa, E' tutto un attimo

Nel 1988 Anna Oxa porta il viola sul palco dell’Ariston in barba alla superstizione non vuole abiti di questo colore nei teatri. Chioma cotonatissima, trucco elaborato e look aggressivo per un brano che invece smorza i toni rispetto al passato.

E' l'universo che si svela quante parole in una sola  

Anna Oxa, Quando nasce un amore

Nel 1989 Anna Oxa vince il Festival con Fausto Leali con quella che è considerata una delle canzoni più belle della storia di Sanremo. Entra in scena dopo un minuto e mezzo dall’inizio dell’esibizione sfoggiando vestiti eleganti e semplici, senza fronzoli, ora in bianco ora in nero, spalle scoperte e cappelli color miele raccolti o sciolti.

E quando avrai davanti agli occhi Altri due occhi da guardare Il mio silenzio Lo sentirai gridare

Anna Oxa e Fausto leali, Ti lascerò

Tailleur pantalone, scarpe basse, capelli corti castani. Chiamata quasi “in corsa” a Sanremo, Anna Oxa sceglie un look sobrio e “maturo” per il brano Donna con te che doveva essere presentato da Patty Pravo che rinunciò a pochi giorni dal Festival.  

Quanti ricordi dietro me Li segnerò nel diario della vita E terrò quei vecchi batticuori nel presente mio Di bianco e rosso vestirò

Anna Oxa, Donna con te

Anna Oxa torna a Sanremo da “cantante” dopo aver presentato il Festival con Pippo Baudo nel 1994. Dopo gli abiti di Versace oro, argento e marmo, che l’avevano consacrata regina indiscussa di quella edizione, per cantare Storie sceglie uno slip dress in tulle di raso molto semplice e punta tutto sulla voce.

Quante storie da dividere Con chi ha perso come me Con chi si sente tradito E ha già perdonato, oh

Il 1999 è l’anno della seconda vittoria al Festival: Anna Oxa trionfa con Senza pietà. Resta iconico il look scelto per salutare il millennio. Non solo per la chioma bicolor e il make up glazed skin tornato alla ribalta negli ultimi anni che fa apparire la pelle molto luminosa, ma anche per la svolta grunge con i pantaloni a vita bassa con tanga a vista, di Tom Ford per Gucci portati con un crop top senza maniche. Un look copiato da Elodie nel videoclip di tribale.  

Non mi fermeranno le paludi o la neve La tua capitale oramai s'intravede Giorno dopo giorno verso la tua vita cavalco

Nuovo millennio e nuovo cambio di look per Anna Oxa, a Sanremo, con capelli scuri corti ed echi tribali richiamati dai piedi scalzi e da coordinati, in bianco o in nero, dalle linee fluide.

Un'onda inarrestabile, dentro di noi la sola possibilità, l'eterno movimento è la risposta che non c'è l'amore... l'amore... Vive dentro di noi

Capelli sempre più scuri, spettinati, e total white segnano il passaggio a uno stile urban in versione sofisticata.

Cambierò / Ho un'idea Ti saluto e vado via e se sbaglierò Fatti miei / Tanto non si cambia mai Spaccherò / I muri e i guai A chi vuol convincermi che non si può / Cambierò

In abito ecrù, leggerissimo e lungo fino ai piedi nudi, capelli corvini, lunghissimi e lisci e viso sbiancato dal trucco, Anna Oxa evoca la Madonna di Frozen per un brano difficilissimo e teatrale.

In tanti mi dicevano di restare uguale e non cambiare la mia immagine perché altrimenti il pubblico avrebbe potuto rimanerci male. Io, invece, ho sempre saputo che dovevo dare sfogo alla mia vena artistica ed essere ciò che ero. Che sono

Nel 2011 per il brano “La mia anima d’uomo” con cui si posiziona al penultimo posto sceglie t-shirt a maniche lunghe aderenti nei toni del celeste e pantaloni con applicazioni di tulle, ma nella serata dei duetti opta per un total blue, anticipando la tendenza del look monocolore, anche nel trucco degli occhi.

Si riparte da un punto senza scuse o retaggi Da una pagina aperta Da una frase capita