ROMA - Sono passati sette anni ma la sua tenacia è sempre identica, così l'ironia e lo sguardo scanzonato. "Anche Roma però è rimasta uguale a se stessa in quanto a buche, rampe dove rischi di romperti l'osso del collo, metro senza ascensori, abusivi sui parcheggi riservati e bagni inaccessibili", scherza (amaro) Stefano Asaro. Era il 2016 e insieme a Stefano, che oggi ha 42 anni, siciliano trapiantato a Roma, tetraplegico dopo un tuffo, una notte, da ragazzo, nel mare di Modica, avevamo attraversato Roma con la sua carrozzina di carbonio.