Una persona anziana costretta a letto e che ha problemi di incontinenza deve per forza indossare un pannolone. La gestione dei dispositivi assorbenti è un impegno da non sottovalutare, così come la frequenza dei cambi: essa varia non solo in funzione del livello di assorbenza che caratterizza il pannolone, ma anche in base alla quantità di urina che viene prodotta, alla quantità di liquidi che vengono ingeriti e più in generale al livello di incontinenza. Un incremento della produzione di urine, per esempio, si verifica in presenza di infezioni urinarie o di particolari malattie come il diabete mellito.
Chi compra i pannoloni per anziani sul sito web di amioagio.it ha la certezza di scegliere prodotti di qualità e dotati di un indicatore di cambio: osservandolo, è possibile sapere quando è il momento di cambiare il pannolone, così da evitare qualsiasi spreco (per esempio provvedendo alla sostituzione quando ancora il dispositivo potrebbe assorbire molti liquidi). Questo indicatore è situato sul retro del pannolone e si compone di varie tacche che spariscono quando il pannolone è pieno. In sintesi, non è previsto un numero sempre uguale di cambi da effettuare in un giorno; semplicemente si deve fare riferimento alla capacità assorbente del prodotto. Nel caso di pazienti che producono più urine rispetto alla media può essere conveniente ricorrere a un pannolone con un livello di assorbenza più elevato; in caso contrario non si potrà fare altro che sostituire il dispositivo con una frequenza maggiore nel corso della giornata.
Ma qual è la procedura da seguire per sostituire il pannolone di una persona allettata? Per il corretto posizionamento del dispositivo è necessario estrarre e aprire il pannolino, per poi tirare le ali in modo delicato per stenderle il più possibile. A questo punto il pannolone deve essere piegato in senso longitudinale affinché si sollevino le barriere che servono a prevenire le fuoriuscite. Il paziente deve essere fatto girare su un lato, e il pannolone deve essere fatto passare da davanti a dietro tra gli arti inferiori. In questo modo il pannolone è steso dalla parte posteriore: così occorre verificare il corretto allineamento tra gli indicatori di cambio e la colonna vertebrale. Il procedimento non è ancora concluso, perché ora il paziente deve essere messo in posizione supina, cioè a pancia in su, così che si possa stendere la parte anteriore del pannolone. Quest’ultimo dovrebbe restare al di sotto dell’ombelico; se così non avviene vuol dire che è stata scelta una taglia non appropriata. I fianchi devono essere bene avvolti dalle ali, le quali vanno fissate in posizione lievemente oblique tramite l’adesivo. In pratica le ali non si devono sovrapporre e devono essere rivolte verso il basso. I genitali, infine, devono appoggiare in modo perfetto dentro le barriere.
Nel caso in cui il pannolone non sia posizionato in maniera adeguata si potrebbe verificare una fuoriuscita delle urine anche quando non si è arrivati al limite della capacità assorbente; lo stesso può accadere quando il pannolone che viene utilizzato è di una taglia eccessiva. Per fare in modo che l’assorbenza venga sfruttata il più possibile, dunque, è indispensabile trovare un pannolone di taglia adeguata e avere cura di posizionarlo con attenzione. Le ali elasticizzate rappresentano un modo per garantire a chi deve indossare il pannolone un comfort ottimale. Così i movimenti del corpo vengono accompagnati e il pannolone non rischia di lacerarsi. Al tempo stesso, si evita qualunque sensazione di costrizione, e non c’è pericolo che gli adesivi si stacchino.
Tante persone sono convinte che maggiore è la taglia del pannolone e più cresce la sua capacità assorbente. In realtà non è così, ed è un grande errore ritenere che un doppio giro delle bande adesive sia garanzia di una migliore resa. Molto semplicemente, l’assorbenza di un pannolone non dipende dalla taglia ma dal numero di gocce che è riportato sulla confezione: di conseguenza un prodotto di taglia M vanta la stessa capacità assorbente di un prodotto di taglia XL. È chiaro che una taglia più grande comporta un aumento della sgambatura: di conseguenza il pannolone finisce per non aderire bene alla gamba e il fluff assorbente non ha abbastanza tempo a disposizione per assorbire le urine, che quindi fuoriescono dai lati.
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