La Volkswagen Polo si è aggiornata nel look e nella dotazione. Il cruscotto digitale diventa di serie e, oltre ai fari a matrice di led, debuttano sistemi di guida più efficaci. Invariato il 1.0 turbo a benzina da 95 CV (ma c’è anche la versione da 110) che è brillante e ha consumi contenuti nonostante il cambio con sole 5 marce. L’equilibrio fra il comfort e l’agilità è sempre convincente, l’abitacolo è ben isolato e il rollio è limitato. La versione Life è ben allestita, ma il prezzo è superiore alla media.
Con l’aggiornamento cambiano le luci e i paraurti e la dotazione si arricchisce. Oltre al cruscotto digitale e ai fari a matrice di led, sulla Volkswagen Polo debuttano i sistemi per la guida semiautonoma di livello 2, che si attivano mediante i tasti nel volante e basano il loro funzionamento sulle informazioni provenienti dal radar e dalla telecamera frontale per gestire, in determinate circostanze, acceleratore, sterzo e freni. L’auto, così, può muoversi in autonomia, viaggiando nella corsia all’andatura impostata e variandola a seconda del flusso del traffico. In presenza del cambio robotizzato a doppia frizione, che è a richiesta, si arresta e riparte da sola. Fanno parte del pacchetto anche il mantenimento in corsia e il cruise control adattativo, che “legge” i limiti riportati sui cartelli stradali e tiene conto degli incroci e delle rotatorie presenti nella cartografia del navigatore.
Il 1.0 turbo a benzina da 95 CV è il meno potente della famiglia ma riesce ad essere brillante senza consumare troppo e la manovrabilità del cambio manuale a cinque marce non fa rimpiangere la trasmissione a doppia frizione. L’abitacolo della Volkswagen Polo è ben isolato da buche e rumori e il rollio in curva è contenuto. La versione Life del test ha una dotazione discreta, che comprende airbag centrale, “clima” manuale, fari full led e frenata automatica d’emergenza in grado di rilevare pedoni e ciclisti. A un livello superiore c’è la Style, con i fari a matrice di led e la guida semiautonoma di serie. Allo stesso prezzo è offerta la R-Line, che ha finiture sportive, ma fa pagare le luci “a matrice”. Nel marzo del 2022 è stata sottoposta al crash test EuroNCAP e ha ottenuto il punteggio pieno: 5 stelle.
Plancia e comandi Chiaro e completo il cruscotto digitale con monitor di 8”. Le tre grafiche a scelta possono anche evidenziare il contagiri, oppure il tachimetro. Il nuovo “clima” automatico bizona ha ricercati comandi a sfioramento. Sono eleganti, ma non si distinguono al tatto come le manopole. Di serie sulla Volkswagen Polo ci sono il display centrale di 8” (reattivo ma non sempre intuitivo), Android Auto e Apple CarPlay. Il navigatore, i comandi vocali e altro si possono scaricare dal web a pagamento.
Abitabilità Davanti c’è parecchio spazio. Sul divano della Volkswagen Polo due adulti viaggiano comodi. Non altrettanto chi trova posto al centro, dove la seduta è rialzata e più rigida. Il divano è infossato, le sedute laterali sono ben profilate. Avvolgenti e provviste di un’imbottitura poco cedevole, le poltrone anteriori sostengono correttamente il corpo. La regolazione dello schienale del sedile di guida è precisa: non si effettua a scatti e la leva per variare l’altezza della seduta è pratica.
Bagagliaio Parlando di un’utilitaria, è ampio. Il portellone della Volkswagen Polo dà accesso a un’ampia apertura, dalla forma regolare. Di serie c’è il fondo posizionabile facilmente su due altezze e il vano risulta ben sfruttabile e offre anche due ganci fermacarico. A divano ripiegato, tenendo il fondo nella posizione più alta non si creano gradini, mentre in quella più bassa, sotto la cappelliera trovano posto due grandi valigie e altre borse di dimensioni minori.
In città Lo sterzo e il cambio della Volkswagen Polo sono leggeri da azionare, e le sospensioni incassano efficacemente buche e tombini. Pur con una leggera pigrizia ai bassi regimi (dovuta al ritardo di risposta del turbo), il 1.0 è vispo e assicura buone percorrenze (i nostri strumenti hanno rilevato 15,2 km/l). La buona visibilità non fa desiderare i sensori di distanza, che sono a pagamemto.
Fuori città Il comportamento stradale della Volkswagen Polo è prevedibile: è un’auto che dà confidenza. Le sospensioni tutt’altro che morbide e lo sterzo preciso le garantiscono una bella agilità, e i cerchi da 16”, a richiesta, la rendono ancora più salda sull’asfalto. Discreti gli spazi d’arresto, ben modulabile il pedale del freno. E i 20 km/litro sono sempre a portata di mano.
In autostrada Oltre ai sistemi di guida semiautonoma, a richiesta, gioca a favore del comfort l’assenza o quasi di fruscii aerodinamici; ridotte pure le vibrazioni trasmesse dal tre cilindri (a 130 km/l lavora a 2950 giri in quinta marcia e si percorrono 16 km/l). Nei curvoni affrontati in velocità la Volkswagen Polo resta stabile, e in ripresa non delude affatto.
BAULE Dotato del pratico doppiofondo, risulta fra i più capienti della categoria.
COMFORT I passeggeri dispongono di tutto lo spazio necessario e non vengono disturbati dai rumori esterni e dalle irregolarità dell’asfalto.
DOTAZIONE TECNOLOGICA Di serie un valido cruscotto digitale; optional la guida semiautonoma.
GUIDA È intuitiva, sicura e anche brillante: l’auto è agile e il motore vispo.
MANIGLIE Quelle di appiglio nel soffitto non sono previste nemmeno a richiesta.
PANNELLI PORTA Sono in plastica dura e, visto il prezzo dell’auto, hanno un aspetto economico.
PREZZO Anche mettendo in conto la discreta dotazione di serie, risulta comunque fra i più alti.
QUINTO POSTO Nulla da ridire sull’ampiezza del divano, ma la parte centrale è poco ergonomica e il tunnel nel pavimento interferisce con i piedi.
Auto in prova equipaggiata con gomme Bridgestone Turanza 195/55 R 16 (optional).
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